sabato 25 febbraio 2017

Orgoglio e Pregiudizio story: Jane Austen

Cari amici, qualche settimana fa Susy del blog I miei magici mondi mi ha chiesto se volevo partecipare ad un evento che riguardasse uno dei libri preferiti da noi lettrici, cioè Orgoglio e Pregiudizio. Ovviamente, dopo averla ringraziata per aver pensato di proporre questa iniziativa carinissima proprio a me, ho subito accettato e visto che oltre ad amare questo meraviglioso romanzo, adoro ancora di più la sua autrice, ho deciso di parlarvi in questo post della mitica zia Jane Austen. 
Prima di andare a discutere di questa straordinaria scrittrice, però, vi elenco tutti gli appuntamenti precedenti di Orgoglio e Pregiudizio story, tenuti dalla mie brillanti colleghe blogger:



Gli Alberi da Libri - Presentazione
The Avid Reader - Ambientazione
La Spacciatrice di Libri - Perché tutti amiamo Darcy
The Book Lawyer - Lizzie e Darcy
Some Books Are - Film tratti dal libro



Dopo avervi spiegato tutto ciò che c'è da sapere su questo meraviglioso evento, possiamo finalmente parlare della nostra cara zia Jane, cercando di focalizzarci su quelli che sono gli avvenimenti più importanti della sua vita e le curiosità di questa autrice che tutti noi amiamo. 

La vita e l'odio per Bath

Jane Austen nacque nel 1775 a Stevenson, un villaggio dello Hampshire dove il padre era il pastore della chiesa. Questa donna non lasciò mai l'Inghilterra che amò per sempre, ma nonostante ciò vi fu un luogo in cui non si senti assolutamente a suo agio, sto parlando di Bath. Anche se in quest'ultima la Austen ha ambientato diversi romanzi come  Persuasione, ed è il posto in cui oggi si trova il Jane Austen Center, zia Jane non desiderava vivere lì perché la riteneva troppo rumorosa, caotica e particolarmente frivola. Infatti, c'è da dire che Bath all'epoca era una città alla moda che molti frequentavano solo per ostentazione. 


Tom Lefroy



Chi ha visto almeno una volta "Becoming Jane" il film che racconta la vita di Jane Austen con protagonisti Anne Hathaway e James McAvoy, non può non aver sperato fino all'ultimo che il matrimonio tra l'autrice di Orgoglio e Pregiudizio e Tom Lefroy avesse luogo, anche se già sapevamo che la loro storia d'amore non fosse destinata ad avere un lieto fine. Nella realtà Jane e Tom si incontrarono a Stevenson durante le vacanze di natale del 1795, durante le quali lui fu ospite dagli zii. Secondo il contenuto di alcune lettere di Jane, pare proprio che tra i due ci fosse un flirt in corso , ma la situazione economica di Tom impedì che la relazione andasse avanti. Infatti, Lefroy dipendeva completamente da suo zio che gli pagava gli studi per farlo diventare avvocato, quindi all'epoca in cui conobbe Jane, Lefroy non aveva un suo patrimonio e dovette rinunciare all'idea di poter sposare una donna come la Austen che non possedeva nessuna dote. Voglio aggiungere un'altra cosa a questo proposito, alla fine del film che ho menzionato sopra, scopriamo che Tom ha chiamato una delle sue figlie Jane. C'è chi ha voluto vedere questa scelta come un tributo al suo amore giovanile, ma ahimè non è così! Difatti la suocera di Lefroy si chiamava appunto Jane ed era consuetudine all'epoca dare i nomi dei genitori ai propri figli. 


La proposta di matrimonio accettata e poi rifiutata

Nel 1805 Jane e la sorella Cassandra si recarono a Manydown a trovare le sorelle Bigg. Qui trovarono anche il fratello Harris Bigg-Wither che propose a zia Jane di sposarlo, lei sul momento accettò ma poi decise di rifiutare l'offerta e di lasciare Manydown. Sua nipote, Caroline Austen, diversi anni dopo cercò di spiegare il no di sua zia affermando che Harris Bigg fosse un uomo molto rozzo, robusto e di certo non aveva un bell'aspetto. Non occorre quindi spiegare perché la Austen decise di non sposarlo. Caroline, stimò molto sua zia per aver fatto questa scelta, perché anche se lei e Cassandra non avevano nulla di proprio e con quel matrimonio avrebbe potuto godere dei beni materiali del signor Bigg, decise di rifiutarlo perché non lo amava, anche se questo voleva dire restare zitella per tutta la vita. 

George Austen: il fratello dimenticato

Come sappiamo Jane fu molto legata a sua sorella Cassandra in compagnia della quale trascorse tutta la sua vita. La Austen aveva, però, ben otto fratelli di cui uno non viene mai menzionato nelle sue lettere e neanche nella sua biografia che scrisse il nipote James Edward Austen Leigh. Sto parlando di George Austen, il secondogenito del reverendo Austen e di sua moglie Cassandra. George nacque il 26 agosto del 1766 e i genitori si accorsero fin da subito della presenza di qualche handicap mentale, anche se viene descritto dalla madre in una lettera come un ragazzo dolce, buono e per niente aggressivo. La signora Austen aveva avuto già un caso del genere in famiglia, infatti suo fratello era affetto da handicap mentali e come si usava allora fu affidato a qualche famiglia che a pagamento si prendeva cura di lui, probabilmente la stessa sorte toccò a suo figlio. La figura di George è presente in "Becoming Jane", infatti è proprio lui che attraverso il suo linguaggio cerca di far riconciliare Jane e Lefroy quando incontrano quest'ultimo durante una passeggiata tra fratelli, ve lo ricordate?




Come è morta zia Jane?

La causa della morte di Jane Austen è stata sconosciuta fino al 1964, quando secondo le descrizioni dei sintomi che la scrittrice avvertiva e riportava nelle sue ultime lettere, fu riscontrata una malattia chiamata Morbo di Addison, cioè: "una rara malattia che colpisce la corteccia delle ghiandole surrenali, diminuendo o anche azzerando la sua funzionalità". Questa sembra essere la causa più valida, ma nel tempo si è parlato anche di altro come la tubercolosi e la leucemia. Insomma, sulla morte di questa grande autrice non abbiamo nessuna notizia certa, quello che però mi va di condividere con voi è un pezzo della lettera della nipote dell'Austen, Caroline, in cui descrive l'ultimo suo incontro con zia Jane: 

"Era rinchiusa in camera sua, ma disse che ci avrebbe visto volentieri, e andammo da lei. Era in vestaglia ed era seduta in poltrona proprio come un'invalida, ma si alzò e ci salutò con molta gentilezza, e poi, indicando le sedie che erano state sistemate per noi accanto al fuoco, disse, "C'è una sedia per la signora sposata, e uno sgabellino per te, Caroline." È strano, ma queste parole scherzose sono le ultime che ricordo di lei, perché non ho serbato memoria di nulla di ciò che fu detto nella conversazione che naturalmente seguì. 
Ero rimasta colpita dal cambiamento che c'era stato in lei. Era molto pallida, la voce era debole e bassa, e sembrava debilitata e sofferente; ma mi è stato detto che non ebbe mai dei veri dolori. 
Non era in grado di fare lo sforzo di chiacchierare con noi, e la nostra visita nella stanza della malata fu molto breve. La zia Cassandra ci fece presto andar via. Credo che non restammo per più di un quarto d'ora, e non rividi più la zia Jane".


Scusate se mi sono dilungata tanto, ma era impossibile trattare la vita di questa grande donna in un solo post. Spero comunque di avervi incuriosito e di essere riuscita a raccontarvi qualcosa che non sapevate dell'adora zia Jane. Prima di lasciarvi vi ricordo che chi commenterà tutte le tappe (o quasi) di Orgoglio e Pregiudizio story, potrà ricevere una copia digitale del romanzo. Domani non perdetevi l'appuntamento con il blog La mia caotica libreria di Lucia che vi parlerà della Famiglia Bennet e Darcy.  

Un bacio e alla prossima!




9 commenti:

  1. La vita di Jane è interessante quasi quanto i suoi intrecci narrativi! Il fatto che i parenti abbiano fatto di tutto per celare la vera personalità di Jane rende ancora più interessante il personaggio. Quanto mi piacerebbe saperne di più sul matrimonio mancato! Chissà com'è andata veramente! È sempre un piacere immergersi nel mondo di zia Jane! Grazie mille! *_*

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    1. Ciao Sofia! Guarda c'è un libro che parla proprio di questo matrimonio mancato, anche se è un po' romanzato te lo consiglio perché l'ho divorato e riletto tante volte. Si chiama "Il diario perduto di Jane Austen", se mai lo leggerai fammi sapere poi cosa ne pensi :)

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    2. No vabbè non puoi capire quanto mi abbia resa contenta! Non conoscevo assolutamente questo libro, lo voglio assolutamente leggere! Grazie di cuore! *_*

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  2. Questa iniziativa mi piace tantissimo perché sto scoprendo tante altre cose riguardo il romanzo e questa bravissima autrice *_*

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    1. Si immergersi nel mondo di Jane Austen è una cosa meravigliosa, non vedo l'ora di leggere il tuo post domani :)

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  3. Una approfondimento davvero curato, Annamaria! :)
    Sapevo anche quando il padre le disse che avrebbero dovuto lasciare Stevenson per trasferirsi a Bath, Jane svenne dall'angoscia. >.<

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    1. Grazie mille Alice:) Si, davvero Jane non apprezzava molto Bath, ma la cosa assurda è che proprio lì ci sia la sua casa museo! La Austen non ne sarebbe tanto felice!

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  4. Una bella immersione nella vita della nostra adorata Jane Austen.
    Bravissima Annamaria!
    Mi fa molto piacere la tua collaborazione a questo progetto

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    1. Grazie mille Susy per aver creato questo evento ed avermi coinvolta, sei sempre tanto cara! Un bacio grande :)

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