venerdì 14 aprile 2017

The Forgotten. A glimpse of humanity di Elvira Vigliano

Cari lettori, oggi voglio parlarvi di un libro che mi sta molto a cuore e non solo perché è stato scritto dalla mia brillante amica Elvira, ma soprattutto per via degli importanti temi trattati quali l'aborto, la morte e l'omosessualità. Vi ho incuriosito? Beh, ecco la scheda riassuntiva di questa raccolta di racconti.





Titolo: The forgotten. A glimpse of humanity
Autore: Elvira Vigliano
Casa editrice: Prospero editore
Genere: raccolta di racconti
Pagine: 110
Lingua: inglese
Prezzo: Cartaceo € 9,00, Ebook € 2,99.
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Trama: Una viaggiatrice indefessa, libera da pregiudizi e stereotipi, si spoglia dei propri abiti europei e, attraverso l'ascolto degli altri, arriva a formulare una piccola collezione di scene di vita comune e di testimonianze di chi spesso non ha voce né diritti. Brevi racconti in lingua inglese per offrire una visione completamente distorta, del mondo in cui viviamo. 



"The forgotten. A glimpse of humanity" è una raccolta di 6 brevi racconti, la cui protagonista è una giovane donna che prende la decisione di viaggiare per il mondo e spogliandosi tutti i pregiudizi, decide di rappresentare attraverso il suo punto di vista le cose che ha visto, le persone che ha incontrato e le emozioni che ha provato. L'autrice sceglie di parlare in prima persona, in modo che ognuno di noi si possa identificare con lei e possa provare ad indossare i suoi panni e a vivere la sua esperienza. Nonostante i temi trattati siano davvero complessi, i racconti scritti dalla mia amica Elvira non sono per niente noiosi e sono scevri da qualsiasi moralismo o critica, perché l'intento del suo libro non è quello, anzi se mai è proprio il contrario, visto che l'autrice vuole aprirci gli occhi, spronarci a capire che non tutto è come sembra e che per scoprire davvero qual è la verità, bisogna mettersi in gioco e viverla. Proprio come ha fatto lei, quando, come apprendiamo nel secondo racconto dal titolo "An encounter I'll never forget",  ha deciso di partire per la Turchia e proprio lì incontra un uomo di nome Arif che le chiede di seguirlo per condurla nel suo bazar e mostrarle una meravigliosa tecnica di pittura che non aveva mai visto prima. Quell'uomo ed Elvira parleranno dei pregiudizi che nascono intorno alla Turchia e ai turchi e l'autrice ci racconta di come Arif con la sua dolcezza e gentilezza abbia fatto cadere, uno ad uno, tutte le paure e i preconcetti che lei nutriva nei confronti del suo popolo.
Un altro racconto che mi ha colpita tantissimo e il sesto dal titolo "I wish I was a male", ambientato in  Italia che ha per oggetto le discriminazioni che ancora oggi le donne sono costretta subire sul lavoro. Chi non ha mai desiderato per questo, e non solo, essere nata uomo? Sicuramente molte di noi, ma non per questo dobbiamo abbatterci, perché un mondo migliore non si conquista con le lamentele, ma combattendo e noi donne questo lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo.
Infine, molti potrebbero chiedersi, (l'ho fatto anche io), perché l'autrice ha deciso di non scrivere questi racconti nella sua lingua madre, ma in inglese. La risposta, anzi le risposte, a questa domanda sono due. Prima di tutto i racconti sono nati lì dove sono stati vissuti, e quindi Elvira durante i suoi viaggi ha sempre parlato in inglese e ha iniziato proprio a scrivere in questa lingua. Il secondo motivo è legato al fatto che l'inglese è la lingua universale in cui tutti possono esprimersi ed essere capiti, accorcia le distanze e i pregiudizi e ci permette di comunicare anche se apparteniamo a paesi diversi. Detto ciò, anche io non me la cavo benissimo con questa lingua, ma devo dire che i racconti contenuti in "The forgotten. A glimpse of humanity", sono molto brevi e lineari e già attraverso una lettura superficiale si riesce ad afferrare il senso di ciò che è scritto.

Insomma cari lettori, vi consiglio assolutamente di leggere questo breve libro, sia per esercitare un po' il vostro inglese, ma anche per riflettere su quelle tematiche che a volte sembrano tanto lontane da noi, ma che in realtà sono più vicine di quanto pensiamo.

Infine voglio ringraziare la mia amica Elvira per la dedica bellissima che ha lasciato sulla copia che ho acquistato del suo libro e augurarle tutto il meglio, perché se lo merita per davvero.

Un abbraccio dalla vostra contessa e a presto!



6 commenti:

  1. È un onore occupare uno spazio nel tuo blog. Ti stimo e ti ammiro da sempre, nessuno come te può comprendermi così a fondo. Grazie per avermi accompagnata in questo percorso, dall'inizio alla fine, di essere stata presente in un giorno così importante e di aver reso onore al mio libro in questo meraviglioso modo. Sono senza parole ❤ GRAZIE!

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    1. Oh, grazie per il tuo commento anche qui <3 Come già ti ho detto ti sosterrò sempre e adesso aspetto solo il prossimo libro. Grazie a te, davvero :*

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  2. Si vede che ti ha lasciato tanto questa raccolta!Bellissima recensione!

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    1. Si, Sara. Dovrebbero leggerla tutti. Grazie mille davvero <3

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  3. Ciao Annamaria,
    prima di tutto bravissima a leggere inglese. Io ci provo ma sono così lenta che vado sempre con mooolta calma e quindi ritorno alla mia lingua madre.
    Bella recensione, si vede che questo libro ti è piaciuto e sembra davvero interessante.
    Ne approfitto per farti gli auguri di una serena Pasqua!

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    1. Ciao Susy, purtroppo non so leggere molto bene in inglese ma ci provo, soprattutto quando si tratta di un libro meraviglioso come questo. Ti mando un bacio e spero tu abbia trascorso una buona pasqua :*

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