Buongiorno cari amici, chi mi conosce almeno un po' sa che sono una grande amante dei romanzi storici e che amo conoscere tutte le curiosità legate ai re, alle regine e a tutti quei personaggi famosi della storia. Qualche tempo fa, sbirciando in rete, sono "inciampata" su una recensione della saga Tudor di Philippa Gregory e dopo averla letta non ho resistito, il primo libro della saga doveva essere mio! Così ho acquistato "Caterina, la prima moglie" e mi sono totalmente innamorata della scrittura della Gregory, così coinvolgente e ricca di particolari, da farmi immaginare di vivere proprio lì, presso la corte inglese ( QUI la recensione). Oggi vi parlo del secondo volume di questa meravigliosa saga, che ho letteralmente divorato e nonostante fosse lungo più di 600 pagine avrei voluto che non finisse mai. Ecco la scheda:
Titolo: L'altra donna del re
Titolo originale: The other Boleyn girl
Autrice: Philippa Gregory
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pagine: 655
Prezzo: € 11, 90
Saga: Tudor (Volume II)
Anno di pubblicazione: 2005 (ed. italiana); 2001 (ed. originale)
Trama: Sull'adolescente Maria, timida rampolla delle due potenti casate dei Bolena e degli Howard, si sono posati gli occhi di Enrico VIII, che attende invano un erede maschio dalla consorte Caterina d'Aragona. Spinta verso il talamo regale con feroce determinazione dai fratelli maggiori George ed Anna, la giovane si innamora davvero del suo re. Ma il rimorso per essersi messa in competizione con la regina la rende vulnerabile, aprendo un varco all'astuta, cinica sorella che cerca di scalzarla.
Recensione
"L'altra donna del re" ha per protagonista e voce narrante Maria Bolena, un personaggio poco conosciuto rispetto a sua sorella Anna che, però, la Gregory riesce a descrivere straordinariamente bene. Caterina d'Aragona sta perdendo pian piano il favore del re, in quanto è riuscita a concepire con lui (dopo una serie di aborti e la morte prematura del principe Enrico) soltanto una figlia femmina di nome Maria. Così il re, ancora giovane, inizia ad indirizzare le sue attenzioni verso la graziosa Maria Bolena, una delle dame della regina. Maria è giovane ed ingenua, si sente attratta dal re, ma ha paura di non riuscire a conquistarlo, così sua sorella Anna diventa la sua consigliera e riesce a spingerla tra le braccia del re. Dopo aver concepito due figli con lui (tra cui un maschio), la Bolena si allontana sempre più da Enrico, in quanto la sua maternità la porta a desiderare di trascorrere sempre più tempo con i suoi bambini. Di questo "distacco" ne approfitta Anna, che con le sue arti seduttive riesce a conquistare in poco tempo il re.
"E io cosa sarò?" sbottai..
"Sarai la mia dama di compagnia" rispose Anna, tutta dolcezza. "Sarai l'altra donna del re".
Quello che sottolinea la Gregory è la forte invidia provata dalle due sorelle nei confronti l'una dell'altra. Maria non ama il re, sa che non sarà mai felice se un giorno dovesse diventare sua moglie e accetterebbe di buon grado che qualcun'altra prendesse il suo posto come amante di Enrico, ma non sua sorella, che da quando erano bambine ha sempre primeggiato su di lei, in qualunque campo. Anna, dal canto suo, non riuscirà mai a digerire che la sorella abbia avuto ben due figli con il re, tra cui il piccolo Enrico, che adotterà in attesa di avere lei stessa un figlio maschio.
"Io non sarò regina a metà".
"O mi avete oppure no. O mi amate oppure no. O sono tutta vostra, o non sono di nessuno. Io non avrò mezze misure con voi, Enrico".
Anna è cinica, viziata, superba e rissosa. Tratta Enrico come se fosse il suo bambino, riesce ad ottenere tutto ciò che vuole da lui, anche di farsi sposare e diventare regina di Inghilterra. Ma si sa che a tirare troppo la corda questa potrebbe spezzarsi e ciò succede. Anna riesce a dare ad Enrico solo un'altra figlia femmina, Elisabetta, e dopo una serie di aborti il re si allontana sempre di più da lei, conquistato dalla dolcezza di Jane Seymour.
"Non ero una Howard prima di qualsiasi cosa. Prima di qualsiasi altra cosa ero una donna capace di passione, che aveva un grande bisogno e un grande desiderio d'amore. Non volevo le ricompense per le quali Anna aveva rinunciato alla gioventù. Non mi interessava l'arida eleganza della vita di George. Io desideravo il calore e il sudore e la passione di un uomo che potevo amare e di cui potevo fidarmi. E volevo darmi a lui, non per tornaconto, ma per desiderio".
Quando Anna diventa regina, Maria si allontana sempre di più dalla corte innamorandosi di uno degli uomini che è a servizio di suo zio William Stafford. Lui la corteggia, le sussurra parole d'amore e si impadronisce del cuore di lei. Maria lo sposa in gran segreto e decide di rivelare la verità quando scopre di aspettare un bambino. Anna va su tutte le furie e caccia sua sorella dalla corte, per poi richiamarla per assisterla durante l'ennesima gravidanza che finirà in un aborto.
Maria ama la sua vita di campagna, ha una piccola casa e tutti i suoi figli sono lì con lei. Questo la salverà dal destino che travolgerà i suoi fratelli, perché l'ambizione spesso porta alla rovina.
In questo romanzo la Gregory ci fa comprendere come essere regina non significhi sempre condurre una vita felice ed avere tutto ciò che si vuole, ma anzi molto spesso, accettare questo ruolo coincide con l'infelicità e la solitudine più assoluta, come accade ad Anna che ha come suo unico conforto (forse un conforto incestuoso) suo fratello George, con il quale condividerà la sua terribile fine.
Prima di terminare la recensione, c'è da fare qualche chiarezza storica:
1) Nel romanzo viene detto che Anna Bolena è la primogenita, ma non è così. Infatti, Maria è la più grande delle sorelle, seguita da Anna ed infine da George.
2)Viene detto che Maria è un ingenua tredicenne quando incontra re Enrico, ma non c'è nulla di più sbagliato. Maria all'epoca aveva vent'anni e non era di certo ingenua in quanto era già stata l'amante del re Francesco I.
3) Non si ha nessuna certezza sull'omosessualità di George e sul suo rapporto incestuoso con Anna, anche se la Gregory ne fa riferimento all'interno del romanzo.
4) Dopo aver sposato William Stafford, Maria non tornò più a corte e non fu presente neanche alla decapitazione della sorella.
Terminato questo romanzo, a cui attribuisco 5 penne, mi sono subito chiesta: e se Anna avesse concepito un figlio maschio per l'Inghilterra cosa sarebbe successo? Probabilmente Elisabetta non sarebbe mai salita al trono, quindi dopo tutto non le è andata così male!
Un ultimo dubbio prima di lasciarvi ce l'ho: Perché nel romanzo molto spesso le due sorelle Bolena vengono chiamate Annamaria e Marianna? Qualcuno sa dirmi il motivo? Io ho fatto diverse ricerche e non ho trovato alcuna risposta a questo interrogativo.
Lo so, mi sono dilungata un po' troppo, ma posso dirvi che ho cercato di trattare i temi più interessanti di questo meraviglioso romanzo che mi ha conquistata.
Spero lo leggiate presto anche voi, un abbraccio dalla vostra contessa :)
Ciao Annamaria,
RispondiEliminamai letto niente di quest'autrice però mi ispira moltissimo. Devo decidermi prima o poi
Si Susy, sono certa che ti piacerebbe :)
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