Titolo: Cambio di rotta (The sea change)
Autore: Elizabeth Jane Howard
Anno di pubblicazione: 1959 (prima pubblicazione)
6 ottobre 2018 (pubblicazione italiana)
Casa editrice: Fazi editore
Pagine: 430
Prezzo: € 18,50
Trama
Emmanuel e Lilian Joyce sono una coppia di mezz'età appartenente all'alta borghesia londinese ebraica e cosmopolita. Lui è un drammaturgo di successo, lei, più giovane del marito, è una donna fragile e malata. A mediare tra i due è il manager tuttofare Jimmy Sullivan. I tre conducono una vita da girovaghi fra Londra e New York per il lavoro di Emmanuel, ma trascorrono anche lunghe vacanze rilassanti in diverse località del Mediterraneo.
Ad un tratto, però, entra in scena un quarto personaggio: Alberta, la nuova giovane segretaria di Emmanuel, che sconvolgerà tutti gli equilibri e le dinamiche ben consolidate del trio.
Recensione
Dovete sapere che io e Jane Elizabeth Howard ci conosciamo già attraverso i primi due volumi dei suoi Cazalet, che ho tanto amato. Prima di terminare questa saga, però, ho sempre avuto il desiderio di poter apprezzare questa autrice in altri suoi romanzi e, grazie alla Fazi editore, ne ho avuto l'occasione.
"Cambio di rotta" è ambientato negli anni 50' del Novecento ed ha per protagonisti quattro personaggi: il famoso drammaturgo Emmanuel Joyce, la sua cagionevole e raffinata moglie Lillian Joyce, il manager tuttofare Jimmy Sullivan e la giovane segretaria Alberta Young.
Ci troviamo davanti ad un romanzo auto-conclusivo composto da 4 voci narranti, anzi 3 voci narranti ed un punto di vista. Infatti, ogni capitolo è diviso in quattro paragrafi ognuno dei quali è assegnato ad un personaggio che prende parola e narra le vicende che si svolgono in un determinato arco di tempo.
Mrs Joyce e Jimmy si raccontano in prima persona, Alberta lo fa attraverso le lettere che scrive ai suoi familiari e ad un diario segreto in cui riversa tutte le sue preoccupazioni, gioie ed emozioni, mentre Emmanuel è l'unico le cui azioni e i cui sentimenti vengono descritti in terza persona. Ecco il motivo per il quale, quest'ultimo personaggio, può apparire molto più interessante agli occhi del lettore, in quanto le sue reali intenzioni non sono mai chiare, perché filtrate attraverso la voce di un narratore onnisciente, ma esterno.
Em è un sessantaduenne nato da una famiglia non abbiente, il quale riesce ad ottenere il famoso riscatto dalla vita, diventando un affermato drammaturgo e sposando una donna più giovane di lui che, molto probabilmente non ha mai amato. Così finisce per tradirla con le sue segretarie e con le attrici che recitano le commedie da lui scritte, perché Em si sente ancora giovane e alla ricerca di quella felicità che, per ora, non ha trovato e che teme non troverà mai.
Mrs Joyce, dal canto suo, è una donna molto raffinata e mondana, ma piena di insicurezze e di salute cagionevole. Tutto ciò le impedisce di vivere realmente la vita e di tuffarsi in essa senza remore. Inoltre, è al corrente dei tradimenti del marito, ma li accetta di buon grado, perché pensa di non valere nulla senza di lui.
Devo dire, però, che le pagine più poetiche di "Cambio di rotta" sono affidate proprio a lei, Lillian, che, se vivesse la sua vita nel modo più profondo e meraviglioso in cui la descrive, sarebbe un passo avanti a tutti.
Em è un sessantaduenne nato da una famiglia non abbiente, il quale riesce ad ottenere il famoso riscatto dalla vita, diventando un affermato drammaturgo e sposando una donna più giovane di lui che, molto probabilmente non ha mai amato. Così finisce per tradirla con le sue segretarie e con le attrici che recitano le commedie da lui scritte, perché Em si sente ancora giovane e alla ricerca di quella felicità che, per ora, non ha trovato e che teme non troverà mai.
Mrs Joyce, dal canto suo, è una donna molto raffinata e mondana, ma piena di insicurezze e di salute cagionevole. Tutto ciò le impedisce di vivere realmente la vita e di tuffarsi in essa senza remore. Inoltre, è al corrente dei tradimenti del marito, ma li accetta di buon grado, perché pensa di non valere nulla senza di lui.
Devo dire, però, che le pagine più poetiche di "Cambio di rotta" sono affidate proprio a lei, Lillian, che, se vivesse la sua vita nel modo più profondo e meraviglioso in cui la descrive, sarebbe un passo avanti a tutti.
"Quel giorno ho avuto la certezza che aspettare con ansia qualcosa è deleterio. Ecco il mio problema: non provo sentimenti autentici, solo proiezioni mentali e conseguenti cadute di tensione nel confronto con la realtà."
Fondamentale per la serenità dei coniugi Joyce è sicuramente Jimmy Sullivan, il manager tuttofare che li accompagna in giro per il mondo caricandosi sulle spalle le mille responsabilità e i compiti che gli vengono affidati e facendo anche da mediatore nelle liti e nei dissapori che nascono tra marito e moglie. Jimmy ha un atteggiamento quasi servile nei confronti di Em, qualunque cosa quest'ultimo gli chieda la sua risposta è sempre positiva e lo aiuta anche a nascondere le sue infedeltà. Quando, però, Alberta fa il suo ingresso in scena tutto cambia. I rapporti tra i personaggi si mescolano e si rimescolano di continuo, creando equilibri precari, intese inattese e, per l'appunto, cambi di rotta.
Alberta è una diciannovenne che ha perso la madre da bambina e vive con la sua grande famiglia in campagna, fino a quando non decide di cercare un lavoro che possa consentirle di essere indipendente, ed è proprio così che diventa la segretaria di Mr Joyce.
Nelle sue pagine di diario e attraverso le lettere che scrive a suo padre e a suo zio Vin, conosciamo meglio questa giovane ragazza che finalmente riesce a vedere quel mondo che gli è stato sempre proibito, per via dei pochi mezzi di cui disponeva. Alberta è piena di vita, vivace e talvolta anche molto ingenua, un'ingenuità genuina che condiziona l'intero suo modo di agire e di reagire al comportamento che gli altri personaggi assumono nei suoi confronti.
Questa giovane segretaria, però, non è una sprovveduta perché ovunque lei vada porta con sé gli insegnamenti di suo padre che l'aiutano ad affrontare gli ostacoli della vita e che, in alcuni casi ho trovato addirittura commoventi per la forza affettiva che sprigionano.
"Ripenso ora a cosa diceva a proposito degli esempi: diceva che ad abbracciare forte un segnale stradale, a un certo punto ci si affeziona al punto da scordarsi che cos'è e a cosa serve. E' spiacevole ma può succedere, a un segnale stradale. Quello che cercava di dire è che le persone non sono fatte per essere dei punti di riferimento come li intendo io: o forse, invece sì, ma nessuno è all'altezza di un compito simile. Se una persona trasmette a un'altra un criterio per le sue scelte, ed è un criterio che a quella persona piace, esso rimane valido anche dopo la morte di colui che glielo ha insegnato."
La parte più interessante di "Cambio di rotta" è sicuramente il viaggio in Grecia, durante il quale tutti i nodi vengono al pettine e finalmente ogni personaggio trova la sua strada, quella che cercava fin dall'inizio. La Howard è davvero molto abile nel descrivere il cambiamento che avviene in ognuno dei quattro protagonisti, un cambiamento molto lento che parte dai dettagli e che pian piano si trasforma in una presa di coscienza: il tempo, le esperienze e le persone che incontrerai potranno far prendere una piega diversa alla tua vita che, probabilmente, non avevi neanche mai considerato.
Queste le premesse di un romanzo che ho davvero molto apprezzato, perché mi ha dato la possibilità di riflettere su quanto siano labili le certezze su cui basiamo la nostra vita, in quanto essa può sempre metterci davanti a variazioni inaspettate e insperate, che però ci forniscono il coraggio necessario per ricominciare.
Giudizio
Assegno a "Cambio di rotta" 3 stelle, perché vi ho ritrovato l'abilissima penna della Howard che sa descrivere il quotidiano senza annoiare o risultare banale, creando personaggi ben caratterizzati e così VERI che il lettore può solo affezionarsi ad essi. L'unica pecca che ho trovato in questo romanzo è che i colpi di scena sono come "silenziati", nel senso che l'autrice scopre pagina dopo pagina il vaso di Pandora e quando arriva il momento della rivelazione, i lettori già hanno preso coscienza di tutto e non c'è alcun effetto sorpresa che, a mio parere, avrebbe reso ancor più interessante la narrazione.
In ogni caso vi consiglio di acquistare e leggere questo romanzo - approfittate degli sconti indetti dalla Fazi editore fino al 5 ottobre - per conoscere la grandiosa autrice che è la Howard e per lasciarvi trasportare dal cambiamento interiore che vivrete con "Cambio di rotta".
A presto,
la vostra Contessa
Credo di essere una delle poche che non ha ancora letto nulla della Howard. Conto di rimediare prima o poi. A proposito con quale mi consiglieresti di iniziare?
RispondiEliminaciao! Allora, se non vuoi iniziare dalla saga dei Cazalet ti consiglio di partire con "All'ombra di Julius" o proprio con"Cambio di rotta" che sono due romanzi auto conclusivi e ti danno la possibilità di confrontarti con l'autentico stile della Howard. Se dopo averli letti apprezzerai la sua scrittura, allora potrai proseguire con la saga dei Cazalet :)
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