Buongiorno cari amici e buon inizio settimana, lo so che non sto scrivendo molto nel blog, ma vi prometto che essendo ora uscita dalla modalità "vacanza", sarò molto più attiva ed incomincio ad esserlo proprio oggi, presentandovi la recensione del libro di uno degli uomini più affascinanti del mondo, sì esatto, sto parlando proprio di lui: Alberto Angela.
Titolo: Amore e sesso nell'antica Roma
Autore: Alberto Angela
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 27 novembre 2012
Pagine: 320
Prezzo: € 12,00
Trama: Questo è un libro di storia e di amore. "Amore e sesso nell'antica Roma" unisce il piacere di lettura di un romanzo all'accuratezza di un saggio storico, cercando di rispondere alle domande più insolite e frequenti sull'amore e il sesso al tempo dei romani. Le risposte a questi quesiti sono basate su scoperte di siti archeologici, dati di laboratorio, una ricchissima bibliografia di testi antichi e studi moderni, e centinaia tra reperti nei musei, affreschi statue e graffiti di Pompei ed Ercolano. Come è possibile unire tutte queste scoperte in un unico libro? Grazie alla penna e al genio di Alberto Angela.
Recensione
Gli antichi romani amavano come noi? Vivevano il sesso senza freni inibitori e con poco senso del pudore? Come erano celebrati i loro matrimoni? E ancora, quali erano i luoghi deputati al sesso? Nel suo libro "Amore e sesso nell'antica Roma", Alberto Angela risponde a tutti questi quesiti e lo fa in modo approfondito e ricco di particolari, usando un escamotage davvero molto ingegnoso. Immaginate di camminare in una piazza della Roma del 115 D. C. e seguite tutti i personaggi che vi passeggiano serenamente: gladiatori, matrone, una coppia di innamorati, prostitute, una padre che accompagna suo figlio verso la sua "prima volta", dei bambini, uno schiavo e via discorrendo. Tutti questi personaggi, studiati uno per uno, ci condurranno alla scoperta dell'eros e dell'amore ai tempi degli antichi romani.
L'autore, con grande intelligenza e spirito acritico, spiega ai suoi lettori tutte le pratiche sessuali e amorose che coinvolgevano i romani. Dalla prostituzione, al matrimonio, dall'adulterio fino alla "moglie in affitto", troviamo curiosità davvero interessanti che mai ci saremmo sognati neanche di immaginare. Ho deciso di riportarvene qui qualcuna, perché credo sia il modo migliore per spingervi a leggere questo libro:
- Lo ius osculi era un bacio etilometrico, che serviva al marito per capire se sua moglie avesse bevuto o meno. Se il "test" fosse stato positivo, l'uomo poteva addirittura uccidere la donna, perché il bere vino era molto vicino ad essere un'adultera in quanto, l'assunzione di tale bevanda offuscava i sensi e rendeva molto più semplice il tradimento;
- Le donne romane avevano un'altezza massima di 1,55 cm, ma ne esistevano anche di più basse. Ecco perché Orazio consiglia a queste ultime di stare sempre sedute oppure di indossare tuniche molto lunghe in modo da coprire la loro bassezza;
- La r moscia era un attributo molto sexy all'epoca dei romani;
- Alcuni nomignoli che usavano i romani per le loro donne erano pupa (bambola), pupula (bambolina), Venus (Venere), dulcis amor (dolce amore), lumen (luce dei miei occhi), pistilla (la parte fecondabile del fiore, quindi un chiaro riferimento erotico);
- Già al tempo degli antichi romani si utilizzava il push up, si trattava di una fascia stretta che veniva posta sul seno per ingrandirlo di almeno una taglia e alzarlo. Le donne con dei seni prosperosi, tendevano a non utilizzarla per far notare che le loro grazie erano naturali;
- Già all'età dei romani esistevano i sexy toys, si trattava di un fallo di cuoio che veniva utilizzato sia dalle lesbiche sia dalle donne per indursi piacere;
- L'anello di fidanzamento era chiamato anulus pronubus ed era un semplice cerchietto di ferro che ricordava l'antica austerità dei romani. Diventò d'oro a partire dal II secolo D. C.
Ma quali sono state le fonti che hanno permesso ad Alberto Angela di ricostruire il mondo erotico e amoroso dei romani? Beh, diverse e di vario tipo. Prima di tutto l'autore ha attinto dai testi degli scrittori che hanno vissuto in quell'epoca come: L'asino d'oro di Apuleio, il De Oratore di Cicerone, le opere di Orazio, di Ovidio e via discorrendo. Per ricostruire gli incontri amorosi dei romani con i loro amanti e prostitute/i risultano utilissimi i graffiti (molti dei quali davvero volgari) rinvenuti a Pompei ed Ercolano. Ed ancora scoperte archeologiche, statue, vasi e dipinti che raffigurano spesso, come si comportavano i romani sotto le coperte.
Giudizio
Vi invito davvero a leggere questo romanzo di Alberto Angela, perché oltre a alle tante curiosità affascinanti sul mondo romano, scoprirete come siate stati ingannati per anni da film e serie tv che vi mostravano i romani come un popolo di depravati privi di pudore. In realtà non è così. Gli antichi romani molto probabilmente facevano e pensavano al sesso molto più di noi, in quanto vivevano meno di noi e per questo si lasciavano andare ai piacere della vita senza alcun tipo di freni inibitori, ma con intelligenza. C'erano, infatti, luoghi appositi in cui praticare il sesso e regole ferree da rispettare. Se volete scoprirle non potete perdervi "Amore e sesso nell'antica Roma", un saggio storico per niente noioso, che vi aprirà la mente e spazzerà da essa tutti i pregiudizi che vi sono stati inculcati in questi anni.
A presto con voi ed anche con Alberto,
La vostra Contessa
Che bella recensione :) Il libro sembra interessantissimo! Hai fatto benissimo a inserire degli esempi! Poi ormai ho capito il tuo amore per Alberto Angela ahah Chissà magari lo leggerò!
RispondiEliminaSilvietta devi provare a vedere prima una puntata del suo "Ulisse" e poi vedrai che sarai curiosissima di leggere un suo libro :)
RispondiElimina