venerdì 26 maggio 2017

[Recensione]: La forma del sole di Giulia Mastrantoni

Buon pomeriggio cari amici lettori, finalmente è arrivato il week end e con esso anche la recensione che vi avevo promesso della raccolta di racconti intitolata "La forma del sole". Ho apprezzato tantissimo lo stile ironico dell'autrice e non vedo l'ora di parlarvene, quindi ecco la scheda. 




Titolo: La forma del sole
Autore: Giulia Mastrantoni
Editore: Echos edizioni
Pagine: 98
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo: € 10,00 (potete acquistarlo cliccando QUI)uò Genere: racconti


Trama: Ci sono libri che aprono ferite, altri che le guariscono. E poi ci sono loro, le storie scritte per isolarsi dal mondo, per recuperare il sorriso e la voglia di vivere, imparando a convivere con le cicatrici. La forma del sole è nato come tentativo per ritrovare la luce, laddove c'erano troppe ombre, valorizzando ogni cicatrice ed intessendovi sopra delle storie che demistificassero la realtà del passato. E' la voglia di trasformare in lezioni di vita interiore le piccole paure del quotidiano, le piccole delusioni che fanno male all'anima, ma che possono tramutarsi in arcobaleni che seguono la tempesta. Questi racconti cercano un riparo dal mondo, una stanza colorata in cui esista solo lo spazio per pensare a come trasformare in luce il pensiero più svogliato.




Recensione




Con le parole si può esprimere tutto: l'amore, il dolore, la rabbia, la passione, ma soprattutto si può dire la verità. Ed è proprio quello che fa Giulia Mastrantoni con la sua raccolta di racconti "La forma del sole", realizzando un ritratto realistico della società in cui viviamo attraverso poesie-antipoesie, piccole storie e lunghi racconti. Ma l'autrice non giudica, non punta il dito verso nessuna delle problematiche e degli stereotipi di cui parla, anche se alla fine di ogni racconto ne spiega la morale e lo fa seguendo due modalità completamente diverse: con ironia o con profonda emotività. Quest'ultimo è il caso di "Vampiri, insalate e affini", di cui vi riporto le parole usate dalla Mastrantoni:

"I sogni bisogna provare a realizzarli. Con grinta, con passione, con infinita energia. Provateci. Provateci sempre, anche quando vi sono tutti e tutto contro. Anche quando è un sogno improbabile e irrealizzabile. Non si può mai dire quando sarà la volta buona, quindi permettetevi di farcela e impegnatevi. Credete in voi stessi e stringete i denti. Non sarà tutto rosa e fiori, ma se non altro non sarà tutto spine e rovi.


Protagonisti di questa storia sono due vampiri, uno studioso e un bad boy, tante ragazze (tra cui una certa Giulia) e il commissario Gianluca, che per porre fine al suo peso piuma è costretto ad ingurgitare ciambelle fritte con la crema, quando invece prova un amore sconfinato per l'insalata e il cibo sano. Questa storia un po' sopra le righe, che il lettore non sa bene dove voglia andare a parare, ha uno scopo importante: nella vita bisogna fare ciò in cui si crede davvero, portare avanti la passione che si ha nel cuore e non seguire i dettami del portafoglio o della convenienza perché portano all'infelicità. Così, alla fine della storia, il commissario dà una svolta alla sua esistenza e finalmente realizza il suo sogno, perché non si può andare avanti con una vita che ci sta stretta per poi pensare, quando sarà troppo tardi, "se solo..", bisogna agire subito e costruirselo il proprio posto nel mondo.


"Se l'amore arriva, è il benvenuto. Ma se non arriva, io ho me stessa e mi basto. Se è amore vero, fa tutto da solo, altrimenti, meglio lasciar perdere. Anche voi potete essere l'arcobaleno della vostra vita, perché disponete di tutti i colori per creare un disegno meraviglioso e indimenticabile, createlo e siate fieri di vivere al suo interno. L'eroe che vi serve è dentro di voi.

Un'altra storia che mi ha colpita davvero tanto è "La goccia che imparò a volare", nella quale l'autrice fa riferimento ad una delusione amorosa che l'ha vista protagonista e che l'ha condotta sulla strada della sofferenza. Ho apprezzato moltissimo le sue parole sull'argomento, perché è inutile proferire frasi scontate come "chiusa una porta si apre un portone", non serviranno a farci avvertire meno il dolore che sentiamo, ma anzi ci porteranno all'assurda conclusione di dover far finta che nulla sia successo. Il dolore serve, e come se serve, è un'esperienza vitale per noi, questo non perché ci permette di non sbagliare più, perché commetteremo sempre qualche errore visto che nessuno di noi è perfetto, ma per renderci più forti nell'affrontare le difficoltà della vita, per imparare a cadere, farci male e poi rialzarci, sempre da soli. 

Insomma, se non lo avete capito vale assolutamente la pena leggere questa raccolta di racconti, perché vi permetterà di vedere la luce nel buio più profondo, di credere in voi stessi e in certi casi anche di farvi una salutare risata.

Prima di "lasciarvi" ho una cosa importante da comunicarvi, purtroppo per un errore non troverete all'interno de "La forma del sole", un racconto carinissimo intitolato "Il tempo che ticchetta", ma non disperate! Infatti, a chi ordinerà il libro online verrà spedito il racconto mancante insieme ad un omaggio della casa editrice.

Allora che aspettate? Correte a leggere "La forma del sole" e poi fatemi sapere cosa ne pensate!

Un bacio a tutti
La vostra Contessa

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