In
questi giorni, mentre ammiravo la mia libreria, mi è capitato di
rivolgere lo sguardo alla sezione dei classici latini e greci,
riflettendo sul fatto che al giorno d'oggi sono davvero sottovalutati e
quasi nessuno ne legge più una pagina. Così sono arrivata alla
conclusione che se ne parli troppo poco e proprio per questo ho deciso
di fare un esperimento con voi, riproponendovi una tragedia latina che
ho tanto amato: la Medea di Seneca.
Titolo: Medea
Autore: Lucio Anneo Seneca
Edizione: Bur, Biblioteca Univ. Rizzoli
Versi:1027
Atti: 5
Composto nel: I secolo D.C.
Citazione Preferita: "Levis est dolor qui capere consilium potest et clepere sese: magna non latitant mala." ( Lieve è il dolore in grado di ragionare e di dissimularsi: i grandi dolori sono senza velo).Atti: 5
Composto nel: I secolo D.C.
Trama: Medea
è una maga figlia di Eeta, re della Colchide. Dopo aver aiutato
Giasone, di cui si innamora, a conquistare il vello d'oro messo in palio
dal padre, decide di scappare con lui e per farlo uccide il fratello
Absirto e ne dissemina il corpo dietro di sé, dopo essersi imbarcata
sulla nave Argo insieme a Giasone, divenuto suo sposo. I due giungono a
Corinto e qui Medea viene ripudiata, in quanto suo marito decide di
sposare la figlia del re Creonte, Creusa. La maga è bandita dal palazzo
reale, ma le viene concesso di restare un ultimo giorno per poter dire
addio ai suoi figli. E' proprio questo il momento in cui Medea, mette in
atto la sua vendetta: uccide Creonte e Creusa con una tunica avvelenata
e i due figli avuti con Giasone.
Cinque buoni motivi per leggere la Medea di Seneca:
1) Medea è una di noi: Donne di tutto il mondo, sappiamo qual è l'ira che ci colpisce quando scopriamo il tradimento del nostro partner e per questo siamo vicine a Medea. Certo la comprendiamo fino ad un certo punto, cioè fino a quando non uccide i suoi figli, ma siamo sempre di fronte ad una tragedia latina, in cui il conflitto tra pathos e logos, la fa da padrone.
2) Il senso di colpa: Questo è un punto a cui tengo molto. Tanti lettori di quest'opera ritengono che Medea, presa dal furor che poi culminerà nell'infanticidio, non abbia sensi di colpa, ma non è assolutamente così. In tutta la tragedia è infatti presente il dolore della protagonista, legato al ripudio e all'esclusione sociale di una straniera che prova senso di colpa, in quanto per seguire un amore sbagliato, ha ucciso il fratello ed abbandonato il padre.
3) Un amore infelice: Questo sarà capitato di certo a tutti noi. Chi è che non ha mai vissuto un amore passionale, ma pieno di insidie, di ostacoli da superare, che a volte ci ha portato ad allontanarci dalla nostra famiglia e dai nostri cari, per il bene della relazione, la quale poi si è rivelata essere fallimentare? Beh, è proprio quello che è successo a Medea: aiuta Giasone a conquistare il vello d'oro, lascia suo padre solo nella Colchide, uccide suo fratello e fa il suo corpo a pezzi, per poi ottenere cosa? Il ripudio. Si, è davvero sfigatissima.
4)Creonte: Ritengo che una delle figure più interessanti della Medea, sia Creonte. Non sono mai riuscita ad attribuirgli una collocazione specifica: è da annoverare tra i buoni o tra i cattivi? Meritava di morire? Beh non lo so, ma credo che la vendetta della protagonista, si sia consumata grazie a lui e alla sua concessione. Devo ammetterlo, spero che leggiate quest'opera, perché sono davvero curiosa di sapere cosa ne pensiate di questo personaggio, visto che io non sono ancora riuscita a farmene un' idea ben precisa.
5)L'odio mancante verso Giasone: Si, vedrete che leggendo quest'opera, difficilmente riuscirete ad odiare l'ex marito di Medea. Giasone, non si presenta come un tremendo mascalzone, adultero e vigliacco, ma appare angosciato e dispiaciuto ed è soprattutto un padre che ama pazzamente i suoi figli. Riuscirete a perdonarlo dopo quello che ha fatto a Medea? Assolutamente no! E' un traditore e i traditori non si perdonano!
Allora, vi ho convinti? Siete corsi a comprare la vostra copia personale della Medea? State già leggendo il primo atto?
Fatemi sapere cosa ne pensate della nuova rubrica e soprattutto di quest'opera!
Intanto .. Dei delle nozze e tu, Lucina, custode del talamo... Buona lettura!
Cinque buoni motivi per leggere la Medea di Seneca:
1) Medea è una di noi: Donne di tutto il mondo, sappiamo qual è l'ira che ci colpisce quando scopriamo il tradimento del nostro partner e per questo siamo vicine a Medea. Certo la comprendiamo fino ad un certo punto, cioè fino a quando non uccide i suoi figli, ma siamo sempre di fronte ad una tragedia latina, in cui il conflitto tra pathos e logos, la fa da padrone.
2) Il senso di colpa: Questo è un punto a cui tengo molto. Tanti lettori di quest'opera ritengono che Medea, presa dal furor che poi culminerà nell'infanticidio, non abbia sensi di colpa, ma non è assolutamente così. In tutta la tragedia è infatti presente il dolore della protagonista, legato al ripudio e all'esclusione sociale di una straniera che prova senso di colpa, in quanto per seguire un amore sbagliato, ha ucciso il fratello ed abbandonato il padre.
3) Un amore infelice: Questo sarà capitato di certo a tutti noi. Chi è che non ha mai vissuto un amore passionale, ma pieno di insidie, di ostacoli da superare, che a volte ci ha portato ad allontanarci dalla nostra famiglia e dai nostri cari, per il bene della relazione, la quale poi si è rivelata essere fallimentare? Beh, è proprio quello che è successo a Medea: aiuta Giasone a conquistare il vello d'oro, lascia suo padre solo nella Colchide, uccide suo fratello e fa il suo corpo a pezzi, per poi ottenere cosa? Il ripudio. Si, è davvero sfigatissima.
4)Creonte: Ritengo che una delle figure più interessanti della Medea, sia Creonte. Non sono mai riuscita ad attribuirgli una collocazione specifica: è da annoverare tra i buoni o tra i cattivi? Meritava di morire? Beh non lo so, ma credo che la vendetta della protagonista, si sia consumata grazie a lui e alla sua concessione. Devo ammetterlo, spero che leggiate quest'opera, perché sono davvero curiosa di sapere cosa ne pensiate di questo personaggio, visto che io non sono ancora riuscita a farmene un' idea ben precisa.
5)L'odio mancante verso Giasone: Si, vedrete che leggendo quest'opera, difficilmente riuscirete ad odiare l'ex marito di Medea. Giasone, non si presenta come un tremendo mascalzone, adultero e vigliacco, ma appare angosciato e dispiaciuto ed è soprattutto un padre che ama pazzamente i suoi figli. Riuscirete a perdonarlo dopo quello che ha fatto a Medea? Assolutamente no! E' un traditore e i traditori non si perdonano!
Allora, vi ho convinti? Siete corsi a comprare la vostra copia personale della Medea? State già leggendo il primo atto?
Fatemi sapere cosa ne pensate della nuova rubrica e soprattutto di quest'opera!
Intanto .. Dei delle nozze e tu, Lucina, custode del talamo... Buona lettura!
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