mercoledì 16 agosto 2017

[Recensione]: Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron

Buon pomeriggio cari amici, come proseguono le vostre vacanze? Io sono appena rientrata dopo aver trascorso qualche giorno a Firenze ed una settimana in Calabria, mentre adesso sono in città e spero che voi tra un tuffo al mare o in piscina e l'altro, possiate leggere la mia recensione super negativa di oggi. Siete pronti? Ecco la scheda.





Titolo: Un giorno questo dolore ti sarà utile
Autore: Peter Cameron
Data di pubblicazione: 9 maggio 2007
Editore: Adelphi edizioni
Prezzo: € 10,00
Pagine: 206

Trama

James ha 18 anni e vive a New York. Finita la scuola, lavoricchia nella galleria d'arte della madre e comincia a pensare di non andare al college. I suoi passatempi preferiti sono la lettura e la solitudine. Non ha amici se non la sua strana nonna che va a trovare appena può e la psicologa che lo ha in terapia. James ha 18 anni, è solo e tale vuole restare.


Recensione

A volte accade che una persona vi regali un libro che le è piaciuto così tanto da condividerlo con voi, perché siete speciali o perché semplicemente vorrebbe far conoscere anche a voi quella storia e quei personaggi che a lui/lei tanto sono entrati nel cuore. Purtroppo, però, può succedere che quello stesso libro che abbia tanto entusiasmato chi ve lo ha donato, a voi non riesca comunicare proprio niente o che addirittura lo abbiate detestato. Ed è proprio questo che è capitato a me con "Un giorno questo dolore ti sarà utile" regalo di san Valentino ricevuto dal mio fidanzato. 

James ha 18 anni ed è un ragazzo solo e davvero problematico: è un disadattato sociale, odia la compagnia dei suoi coetanei e non riesce neanche a comunicare con gli adulti. L'unica persona con cui ha un minimo rapporto, a parte la psicologa che lo ha in cura, è la sua stramba nonna che al momento di dargli un buon consiglio, gli ripete sostanzialmente di agire come meglio desidera. Devo confessarlo io odio James, non posso sopportarlo: solitario, irrispettoso verso gli adulti, simpatico quanto la mancanza di un bidet. L'unica cosa positiva del protagonista di questo romanzo di Cameron è il fatto che sia un'accanito lettore, ma purtroppo, anche questa passione passa come giustificazione della sua demenza sociale e questo l'ho trovato davvero un messaggio sbagliato. Tu non hai mai letto Thomas Hardy, o Flaubert o qualsiasi altro autore celebre? Bene, allora non sei degno di essere mio amico, anzi che dico amico, mio conoscente! Cosa inconcepibile e assurda. Noi amanti della lettura leggiamo per noi, perché senza parole e storie meravigliose non possiamo vivere, non leggiamo per pavoneggiarci e sentirci superiori e soprattutto la maggior parte di noi è molto molto socievole. Per non parlare poi delle affermazioni della madre pluridivorziata di James:

"... tu parli di cultura di libri, di film: quelli è facile farseli piacere. Ma l'importante è che ci piaccia la vita, non l'arte. Sono capaci tutti ad ammirare la Cappella Sistina".


Ma io dico, signora lei è impazzita? L'arte, la letteratura, i film non sono per tutti! Non tutti hanno la sensibilità di avvicinarcisi in maniera critica e di apprezzarli. E poi suo figlio possiede solo una passione e una qualità positiva e lei pure quella gli critica? Assurdo, questo romanzo è assurdo. Ed ancora più assurdo (scusate se continuo a ripetere questa parola. ma è l'unica che possa davvero definire la situazione) è il mondo in cui James parla di Maria Teresa di Calcutta:

"Anche i santi come Maria Teresa di Calcutta mi danno fastidio. In un certo senso era anche lei un'ambiziosa come mio padre o chiunque altro voglia arrivare ai vertici di una professione. Lei voleva essere la più santa di tutte, la santa numero uno, così ha fatto le cose più nauseanti che ha potuto, e lo so che ha aiutato tanta gente e ha alleviato le sofferenze altrui, non voglio dire che sia una brutta cosa, voglio solo dire che secondo me era egoista e ambiziosa come tutti gli altri".

Ora, dopo aver letto queste righe, mi è venuta davvero voglia di prendere il libro e scaraventarlo dal balcone, ma da brava lettrice e portatrice di novelle cattive, non potevo non portarne al termine la lettura per poter chiudere il libro finalmente ed urlare a gran voce "NON LEGGETELO". Non fatelo, davvero.


Giudizio


Infine non posso che attribuire due penne a "Un giorno questo dolore ti sarà utile", un romanzo che prosegue sulla falsa via de "Il giovane Holden", ma che è riuscito addirittura a non piacermi anche di più di quest'ultimo. Credetemi, ho sperato e aspettato invano che James decidesse di suicidarsi mettendo la parola fine alla sua vita vuota, ma ahimè neanche questo mio desiderio è stato esaudito. Caro Cameron, non so se ci incontreremo di nuovo, ma per adesso posso dirti che non mi hai convinta per niente. 

A presto 
La Contessa

9 commenti:

  1. È sempre brutto quando un libro regalato da qualcuno non piace... ma pazienza, i gusti sono gusti. Questo libro ce l'ho in casa da tanto, lo avevo comprato all'usato - per fortuna l'ho pagato solo 2€ - ma non l'ho ancora letto... prima o poi verrà anche il suo momento :)

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    1. Seli meno male che lo hai pagato solo 2 euro, io non ci spenderei di più. Magari a te piacerá e mi auguro con tutto il cuore che sia così :)

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  2. È successa la stessa cosa a me questo mese con un libro che per giunta avevo fatto autografare!! :( Vediamo il bicchiere mezzo pieno, almeno rendiamo un po' vario il blog con qualche recensione negativa :P :P

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    1. Silvietta ma lo sai che io amo scrivere molto di più le recensioni negative che quello positive? Sono un po' sadica in questo XD comunque ora voglio sapere il titolo di questo libto che non ti è proprio piaciuto!

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    2. Ahah è perchè sono liberatorie! Ehhh il titolone lo scoprirai lunedì, ma da instagram forse lo riesci già a capire :P

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  3. Ciao Annamaria ❤
    Ho visto il film diverso tempo fa e ti posso assicurare che, una volta terminato, ero molto perplessa. Non conoscevo la storia, né avevo letto il libro, ma il film mi era sembrato davvero privo di significato. Almeno nel libro si arriva ad una conclusione o è tutto sconclusionato?

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    1. Ciao Silvia, allora guarda il libro arriva ad una conclusione. ma molto vaga e priva di una morale ben definita. Sconsigliatissimo!

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  4. Io ho acquistato questo libro perché il titolo mi ha colpita molto, poi c'era qualche citazione di Ovidio e trattava la solitudine. Un flop totale! E' il primo Adelphi che mi sfugge di mano, non mi è piaciuto per nulla questo libro. L'ho trovato abbastanza banale sia nei dialoghi che nelle descrizioni.

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  5. Ciao Alessandra, devo dirti che questo è il primo Adelphi che non ho apprezzato e spero sia anche l'ultimo! Un libro che non mi ha lasciato assolutamente nulla!

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