martedì 24 gennaio 2017

Recensione: Eva Luna di Isabel Allende

Cari lettori, buon martedì a tutti, come state? Spero tutto bene. Io continuo imperterrita a sguazzare nei libri e sono già quota tre per questo mese (la sola cosa bella della disoccupazione) ed oggi non vedo l'ora di parlavi dell'ultimo letto. Ecco la scheda:


Titolo: Eva Luna
Autore: Isabel Allende
Casa Editrice: Feltrinelli
Pagine: 266
Prezzo: 8, 50 euro
Citazione preferita: "La realtà è un guazzabuglio, non è possibile soppesarla o decifrarla, perché tutto accade contemporaneamente. Mentre lei ed io parliamo qui, alle sue spalle Cristoforo Colombo sta scoprendo l'America e quegli stessi indiani che lo accolgono sui vetri della finestra, sono sempre nudi nella foresta, a poche ore da questo ufficio, e lo saranno ancora tra cent'anni. Io tento di farmi strada nel labirinto, di mettere un po' di ordine fra tanto caos, di rendere l'esistenza più tollerabile. Quando scrivo racconto la vita così come a me piacerebbe che fosse".

Trama: Eva Luna è una bambina, figlia di diseredati, che viene abbandonata fin da piccola e destinata come tanti suoi simili al mestiere di serva. Eva, cresce in un mondo oppresso dalla dittatura e divorato dall' ingiustizia, ma lei lo affronta e lo trasforma con la fantasia. La bambina diventa una meravigliosa donna che grazie alla sua forte personalità e alla sua spiccata immaginazione, riesce a cavarsela e a sopravvivere fino a che la realtà  non si costruisce a misura del desiderio. "Eva Luna" è una grande storia d'amore, ma anche un quadro d'ambiente e un romanzo d'avventura.

"Eva Luna" è il secondo romanzo dell'Allende che leggo dopo "La casa degli Spiriti" e devo dire che questa autrice non finisce mai di stupirmi. Credo che potrei leggere tutti le sue opere di fila, ma non mi annoierebbe mai, perché ha sempre tante e diverse storie da raccontare e questo fa si che i suoi libri siano l'uno completamente diverso dall'altro. 

Eva Luna è una donna come vorrei esserlo io: sua madre muore, la sua Madrina le trova lavoro come serva per poi intascarsi i suoi soldi e prima o poi è costretta a lasciare tutti i luoghi nei quali finalmente trova la felicità, perché vi accade sempre una qualche disgrazia. Ma nonostante ciò non perde il sorriso, si rimbocca le maniche ed ogni volta riesce a sopravvivere e lo fa con grande stile. 
La cosa che amo di più di questo personaggio è la sua abilità a trasformare sempre la realtà con le sue storie e i suoi racconti che realizza prendendo spunto da fonti sempre diverse: i fotoromanzi, la tv, la radio, il giornale e soprattutto i suoi ricordi. Eva ama sognare ad occhi aperti e le sue fantasie le porta nella realtà, perché così si vive meglio e la speranza non l'abbandona. Anche l'amore assume forme completamente diverse da quelle che noi conosciamo. Riad Halabì è il primo uomo che  tocca Eva, colui che si prenderà la sua virtù, ma la ragazza continuerà a vederlo come quel padre che non ha mai avuto, come quell'uomo che giocava a scacchi con lei, la portava al cinema per mano e che le voleva bene come se fosse la sua bambina. Per quanto riguarda Huberto Naranjo, appena ho incontrato questo personaggio ho pensato potesse essere il grande amore di Eva, ma invece è solo un illusione, solo un uomo che non le può dare tutto quello che lei vuole, perché ama la guerra, i suoi soldati ed odia il governo. Eva sarà la sua spalla, la sua complice, ma non avrà mai il suo cuore, perché Rolf Carlè è il prescelto. Un coraggioso e giovane giornalista che pian piano la conquisterà, perché sono simili loro, sono orfani e se fino ad allora se la sono sempre cavata da soli nella vita, almeno adesso saranno in due.  

Altri personaggi che meritano di essere citati sono Mimì ed Elvira. La prima Eva la incontra, inizialmente quando è una bambina e si trova nella casa della Signora a cui l'ha affidata Huberto Naranjo per toglierla dalla strada, e poi la incontrerà di nuovo una volta tornata nella capitale dopo aver abbandonato Riad Halabì e il villaggio di Agua Santa. Mimì, inizialmente è un uomo che vuole cambiare sesso, si trova intrappolato in un corpo che non lo appartiene e non vede l'ora di trasformare la sua vita, cosa che riesce a fare. Quando Eva la ritrova dopo anni ormai è una donna a tutti gli effetti, l'unica cosa virile che gli è rimasta è il sesso che ha tra le gambe, ma ciò non scoraggia gli uomini che la corteggiano e la vogliono come amante. Mimì sarà la sorella maggiore di Eva, la ospiterà nella sua lussuosa casa e le comprerà una macchina da scrivere per fare in modo che la ragazza possa vendere i suoi racconti e diventare una vera e propria scrittrice. Il suo personaggio è uno dei miei preferiti, perché nonostante le sofferenze e i soprusi riesce nel suo intento, diventando un'attrice di fotoromanzi e una vera Donna. 
Elvira è, invece, una signora di mezza età che Eva incontra a casa della sua prima datrice di lavoro: una donna matta e che rimprovera sempre la sua servitù senza alcun motivo in particolare, tanto che la protagonista del romanzo dopo l'ennesima sgridata subita, si infuria talmente tanto da strapparle la parrucca che porta sulla testa. Elvira resterà sempre in contatto con Eva, tanto che quest'ultima la designerà sua Nonna e la amerà per sempre e  chiederà a Mimì di farla vivere con loro nella capitale. Elvira ha, però, una strana mania: si porta sempre dietro una bara e a volte dorme pure all'interno di essa. Questa cosa mi ha divertita tantissimo, soprattutto per via del fatto che quando, durante un nubifragio che colpirà la città, Elvira si accuccia a riposare all'interno del suo feretro, riuscendo così a sopravvivere, decide poi di buttare quell'oggetto perché non vuole che gli salvi la vita di nuovo. Assurdo non credete? No, sono le invenzioni dell'Allende ad essere spettacolari.

Mi sono dilungata fin troppo, aggiungo solo che attribuisco 4 penne a questo romanzo, pieno di fantasia, di voci e di colori.

Spero decidiate di leggere presto questo romanzo dell'Allende o altri scritti da lei, perché prometto solennemente che non ve ne pentirete!

Un bacione dalla vostra contessa e a presto cari amici!





6 commenti:

  1. Ciao Annamaria!
    Ho letto questo libro e La casa degli spiriti tantissimo tempo ma ne conservo un bel ricordo. Questa autrice è brava, il suo stile particolare e sicuramente coinvolge nella lettura

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    1. Ciao Susy! Sicuramente leggerò altri romanzi dell'Allende, perché questa autrice riesce sempre a catturarmi. Noto con piacere che abbiamo letto gli stessi romanzi. Un bacione :*

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  2. Ciao Annamaria! Ho deciso di iscrivermi al tuo blog, che trovo davvero molto curato e interessante. Bellissima recensione questa di Eva Luna. Dell'Allende ho letto La casa degli spiriti che però non mi ha entusiasmato quanto avevo sperato, forse perchè letto in un momento sbagliato, allontanandomi così da questa autrice. Spero di leggere quanto prima questo romanzo e ricredermi. Grazie per il commento lasciato sul mio blog! Un bacione :*

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    1. Ciao Franzes! Non devi ringraziarmi per il commento, perché pensavo realmente a quello che ho scritto e mi fa piacere essermi imbattuta nel tuo blog. Comunque per quanto riguarda l'Allende ti consiglio di riprovarci, magari con Eva Luna che è una figura di donna davvero particolare e che ha tanto da raccontare. Detto questo, non vedo l'ora di leggerti. A presto, un bacio :)

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  3. Devo assolutamente aggiungere il libro alla wishlist,bellissima recensione!^^

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    1. Grazie Sara :) te lo consiglio davvero, anche perché il personaggio di Eva non si può non amarlo!

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